The Joy of the Gospel: Evangelii Gaudium

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Description

VKonferencja Ogólna Episkopatu Ameryki Łacińskiej i Karaibów, Dokument z Aparecidy (29 czerwca 2007), 264. Jan PawełII, Enc. Redemptoris missio(7 grudnia 1990), 52: AAS 83 (1991), 300; por. Adhort. apost. Catechesi tradendae (16 października 1979), 53: AAS 71 (1979), 1321. Benedetto XVI, Discorso alla Sessione inaugurale della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi (13 maggio 2007), 3: AAS 99 (2007), 450.

John Henry Newman, Letter of 26 January 1833,in: The Letters and Diaries of John Henry Newman, vol. III, Oxford 1979, p. 204. May you come to realize what that word is, the message of Jesus that God wants to speak to the world by your life. Let yourself be transformed. Let yourself be renewed by the Spirit, so that this can happen, lest you fail in your precious mission. The Lord will bring it to fulfilment despite your mistakes and missteps, provided that you do not abandon the path of love but remain ever open to his supernatural grace, which purifies and enlightens. Cfr Propositio 6; Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 22. V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-americano e dei Caraibi, Documento di Aparecida (31 maggio 2007), 548.Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsinodale Christifideles laici(30 dicembre 1988), 32: AAS 81 (1989), 451.

Gesù, l’evangelizzatore per eccellenza e il Vangelo in persona, si identifica specialmente con i più piccoli (cfr Mt 25,40). Questo ci ricorda che tutti noi cristiani siamo chiamati a prenderci cura dei più fragili della Terra. Ma nel vigente modello “di successo” e “privatistico”, non sembra abbia senso investire affinché quelli che rimangono indietro, i deboli o i meno dotati possano farsi strada nella vita. Przemówienie na otwarcie Soboru Watykańskiego II (11 października 1962), 4, 2-4: AAS 54 (1962), 789. The Father’s plan is Christ, and ourselves in him. In the end, it is Christ who loves in us, for “holiness is nothing other than charity lived to the full”. [24] As a result, “the measure of our holiness stems from the stature that Christ achieves in us, to the extent that, by the power of the Holy Spirit, we model our whole life on his”. [25] Every saint is a message which the Holy Spirit takes from the riches of Jesus Christ and gives to his people. Przemówienie podczas Sesji inauguracyjnej V Konferencji Ogólnej Episkopatu Ameryki Łacińskiej i Karaibów (13 maja 2007), 1: AAS 99 (2007), 446-447. Jan PawełII, Posynodalna Adhort. apost. Pastores dabo vobis(25 marca 1992), 26: AAS 84 (1992), 698.Dal momento che questa Esortazione è rivolta ai membri della Chiesa Cattolica, desidero affermare con dolore che la peggior discriminazione di cui soffrono i poveri è la mancanza di attenzione spirituale. L’immensa maggioranza dei poveri possiede una speciale apertura alla fede; hanno bisogno di Dio e non possiamo tralasciare di offrire loro la sua amicizia, la sua benedizione, la sua Parola, la celebrazione dei Sacramenti e la proposta di un cammino di crescita e di maturazione nella fede. L’opzione preferenziale per i poveri deve tradursi principalmente in un’attenzione religiosa privilegiata e prioritaria. Evangelii Gaudium Sunday calls us to be joyous in proclaiming our faith. “ Evangelii Gaudium” is Latin for “Joy of the Gospel ”. The day supports the work carried out by the Mission Directorate on behalf of the Bishops’ Conference. Giovanni Paolo II, Omelia durante la Messa per l’evangelizzazione dei popoli a Santo Domingo (11 ottobre 1984) 5: AAS 77 (1985) 358. The image of “feet setting out” reminds us once more of the perennial validity of the missio ad gentes, the mission entrusted to the Church by the risen Lord to evangelize all individuals and peoples, even to the ends of the earth. Today more than ever, our human family, wounded by so many situations of injustice, so many divisions and wars, is in need of the Good News of peace and salvation in Christ. I take this opportunity to reiterate that “everyone has the right to receive the Gospel. Christians have the duty to announce it without excluding anyone, not as one who imposes a new obligation, but as one who shares a joy, signals a beautiful horizon, offers a desirable banquet” (Evangelii Gaudium, 14). Missionary conversion remains the principal goal that we must set for ourselves as individuals and as a community, because “missionary outreach is paradigmatic for all the Church’s activity” (ibid., 15).

Zakłada to «usuwanie strukturalnych przyczyn złego funkcjonowania gospodarki światowej»: Benedykt XVI, Przemówienie do korpusu dyplomatycznego (8 stycznia 2007): AAS 99 (2007), 73.Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsinodale Ecclesia in Asia (6 novembre 1999), 19: AAS 92 (2000), 478. Por. V. M. Fernández, « Espiritualidad para la esperanza activa ». Acto de apertura del I Congreso Nacional de Doctrina social de la Iglesia, Rosario (Argentina), 2011: UCActualidad 142 (2011), 16.

In ogni nazione, gli abitanti sviluppano la dimensione sociale della loro vita configurandosi come cittadini responsabili in seno ad un popolo, non come massa trascinata dalle forze dominanti. Ricordiamo che «l’essere fedele cittadino è una virtù e la partecipazione alla vita politica è un’obbligazione morale». [180] Ma diventare un popoloè qualcosa di più, e richiede un costante processo nel quale ogni nuova generazione si vede coinvolta. È un lavoro lento e arduo che esige di volersi integrare e di imparare a farlo fino a sviluppare una cultura dell’incontro in una pluriforme armonia. A volte sentiamo la tentazione di essere cristiani mantenendo una prudente distanza dalle piaghe del Signore. Ma Gesù vuole che tocchiamo la miseria umana, che tocchiamo la carne sofferente degli altri. Aspetta che rinunciamo a cercare quei ripari personali o comunitari che ci permettono di mantenerci a distanza dal nodo del dramma umano, affinché accettiamo veramente di entrare in contatto con l’esistenza concreta degli altri e conosciamo la forza della tenerezza. Quando lo facciamo, la vita ci si complica sempre meravigliosamente e viviamo l’intensa esperienza di essere popolo, l’esperienza di appartenere a un popolo. vero che, nel nostro rapporto con il mondo, siamo invitati a dare ragione della nostra speranza, ma non come nemici che puntano il dito e condannano. Siamo molto chiaramente avvertiti: «sia fatto con dolcezza e rispetto» ( 1 Pt 3,16), e «se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti» ( Rm 12,18). Siamo anche esortati a cercare di vincere «il male con il bene» ( Rm 12,21), senza stancarci di «fare il bene» Giovanni Paolo II, Esort. ap. postsinodale Pastores dabo vobis(25 marzo 1992), 10: AAS 84 (1992), 673. V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-americano e dei Caraibi, Documento di Aparecida (29 giugno 2007), 264.I desire to express my closeness in Christ to all the men and women missionaries in the world, especially to those enduring any kind of hardship. Dear friends, the Risen Lord is always with you. He sees your generosity and the sacrifices you are making for the mission of evangelisation in distant lands. Not every day of our lives is serene and unclouded, but let us never forget the words of the Lord Jesus to his friends before his Passion: “In the world you will have tribulations, but be courageous: I have conquered the world!” (Jn 16:33). In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28,19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni. La nuova evangelizzazione deve implicare un nuovo protagonismo di ciascuno dei battezzati. Questa convinzione si trasforma in un appello diretto ad ogni cristiano, perché nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: «Abbiamo incontrato il Messia» ( Gv 1,41). La samaritana, non appena terminato il suo dialogo con Gesù, divenne missionaria, e molti samaritani credettero in Gesù«per la parola della donna» ( Gv 4,39). Anche san Paolo, a partire dal suo incontro con Gesù Cristo, «subito annunciava che Gesùè il figlio di Dio» ( At 9,20). E noi che cosa aspettiamo? Cfr V. M. Fernández, «Espiritualidad para la esperanza activa». Acto de apertura del I Congreso Nacional de Doctrina social de la Iglesia, Rosario (Argentina), 2011: UCActualidad 142 (2011), 16. In secondo luogo, ricordiamo l’ambito delle « persone battezzate che però non vivono le esigenze del Battesimo», [12] non hanno un’appartenenza cordiale alla Chiesa e non sperimentano più la consolazione della fede. La Chiesa, come madre sempre attenta, si impegna perché essi vivano una conversione che restituisca loro la gioia della fede e il desiderio di impegnarsi con il Vangelo. To support the Church in England and Wales in this important initiative the Mission Directorate has produced a series of videos on the four Constitutions which reflect on the Liturgy, the Word of God, the Church and on its role in the modern world.



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